GALA’ DELLA DISABILITA’ ” PREMIO INTERNAZIONALE ANDREA SILVESTRONE “

Evento Galà della Disabilità “Premio Andrea Silvestrone” Montesilvano, presso l’hotel Adriatico il 3 Dicembre 2024 alle ore 20,00, nella Giornata Mondiale della Disabilità verranno premiati personaggi dello Sport Paralimpico, delle Istituzioni; Giornalisti impegnati nel profuso impegno della disabilità, con la straordinaria partecipazione della Pescara Calcio, condurrà la serata Paolo Minnucci Verrà proiettato il Cortometraggio “ Liberi & Uguali “, la vita del Campione internazionale di tennis in Carrozzina Andrea Silvestrone. La nostra finalità si concentra a mantenere vivo il ricordo di Andrea, rendendo strutturale il premio soprattutto in periodo storico dove si stanno diffondendo silenziosamente gli antivalori educativi delle nuove generazioni, ma anche su quello delle famiglie e degli operatori scolastici.
Non potendo trascurare che oggi la rappresentazione delle persone con disabilità nei media, nella moda, nel cinema in particolare nello sport, ha un grande impatto sulla società, sulle loro opportunità e sulle relazioni con gli altri, crediamo che sia essenziale arrivare ai più giovani attraverso l’impatto positivo che ne potrebbe risultare da un utilizzo mirato degli adeguati mezzi di comunicazione. Abbiamo pensato ad un progetto cinematografico (nella forma del cortometraggio, di 15 minuti circa e del quale alleghiamo il soggetto) affidato al regista, compositore e sceneggiatore Leonardo Ginefra, noto giovane artista Barese, appartenente al nuovo panorama cinematografico, musicale e poetico regionale e nazionale, in grado, col suo talento e umanità, di “toccare” le corde più intime dell’anima del pubblico e della critica. Leonardo Ginefra è un Artista a 360°, capace di “giocare” con professionalità arti visive e non, interfacciandosi con abilità nei più variopinti ambiti interdisciplinari (dalla poesia, alla produzione di sceneggiature per film, composizione di colonne sonore e musiche sia di matrice elettronica sia tradizionalmente intese, regia di cortometraggi a tema, campagne di sensibilizzazione per il sociale in scuole ed enti pubblici e privati). Purtroppo nel tema sociale della disabilità, spesso questi personaggi sono stereotipati o rappresentati in modo superficiale, senza dare il giusto peso alla loro storia, alla loro personalità e alla loro integrità. Per questo motivo, riteniamo che sia fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sulla disabilità attraverso il cinema, in modo che si possa avere una rappresentazione più accurata e umana di queste persone nella nostra cultura. Questo può aiutare a smantellare i pregiudizi e le barriere che spesso limitano l’inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità nella società. Inoltre, attraverso il cinema possiamo dare voce alle storie delle persone con disabilità, spesso ignorate o dimenticate, e offrire al pubblico una prospettiva diversa e più profonda sulla loro esperienza di vita. Questo può anche aiutare le persone senza disabilità a sviluppare una maggiore empatia e comprensione nei confronti di queste persone, non solo per promuovere l’inclusione e l’uguaglianza, ma anche per creare un mondo più giusto e compassionevole per tutti.
Il cortometraggio avrà una diffusione capillare sul territorio nazionale, attraverso le istituzioni scolastiche e comunali, oltre che usufruire dei canali social di distribuzione. Vi saranno,inoltre, alcune “partecipazioni speciali” nel cast: il presidente dell’associazione Medea ODV Francesco Longobardi. Oggi viviamo in una società che percepisce la disabilità come qualcosa di faticoso e di pesante. Molti pensavo che chi è disabile sia depresso, non abbia una vita ricca di interessi e si vesta male; insomma, si crede che la vita di un disabile sia miserabile. Il mio intento è invece comunicare una prospettiva diversa e dimostrare che anche con la disabilità ci può essere circondati di bellezza. Oltre la rappresentazione L’inclusione delle persone con disabilità nell’industria della moda e del beauty ha rappresentato un importante passo avanti nella giusta direzione ma la strada da compiere è ancora lunga. “La rappresentazione della disabilità quale uno degli aspetti chiave della diversità. Sebbene il settore della moda e della cinematografia si siano attivati in fretta per rispondere alle richieste di alcune delle comunità minoritarie, la nostra sembra essere stata lasciata indietro. È giunto il momento di andare oltre la rappresentazione di facciata e le concessioni minime e simboliche. Certo, vogliamo vedere più persone con disabilità di fronte alla macchina fotografica ma c’è bisogno di una maggior inclusione e rappresentazione anche dietro l’obbiettivo. Dobbiamo poter vedere persone che assomigliano a noi ricoprire ruoli di potere nelle riviste, all’interno dei brand di moda e dei marchi di bellezza internazionali, nelle squadre a capo delle Fashion Week, all’interno delle agenzie di casting. In tutti quei luoghi che si sono storicamente dimenticati di noi. E’ la storia di Andrea Silvestrone un ragazzo alla quale all’età di 33 anni, viene diagnosticata una forma di SLA molto aggressiva che lo costringe ben presto a dover fare necessariamente uso di una sedia a rotelle, per Andrea questa grave condizione fisica è motivo di rinascita e spunto di forza per intraprendere numerose iniziative nel sociale e nello sport.
Diventa in brevissimo tempo campione paraolimpico di tennis su sedia a rotelle ed esempio di vita per tutta la sua comunità e per tutti coloro che lo conoscevano e che avevano udito le sue parole, i suoi discorsi di incoraggiamento e la sua attitudine a vivere nel miglior modo possibile difronte ad ogni tipo di difficoltà. Andrea ci insegnava a trasformare i pensieri negativi e a inventare nuove terapie emotive per trasformare ogni forma di disagio e problematica in una vera e propria opportunità e punto di forza, la notte lui pensava moltissimo, come raccontava in alcune interviste e, anche se successivamente è stato attanagliato da una nuova malattia rara simile alla SLA, Andrea non ha smesso di continuare a sognare e a proiettarsi già fuori da quel letto e da quel nuovo incubo che gli aveva tolto la possibilità di alzarsi, continuare a combattere e fare sport. Grazie all’aiuto di alcuni medici, con la giusta terapia farmacologica, Andrea ha ripreso a fare sport sulla sua sedia a rotelle continuando, contro ogni aspettativa, a raggiungere risultati altissimi col tennis, portando in auge il prestigio dello sport italiano nel mondo, facendo parlare di sé in molte riviste e testate giornalistiche. In questo racconto immagino Andrea seduto sulla sua sedia a rotelle in un campo da tennis con lo sguardo sognante e determinato a ripercorrere la sua vita e a riflettere su quanto coraggio e determinazione ci possa volere per affrontare una problematica così grande. Andrea esterna tutte quelle che sono state le difficoltà che ha dovuto affrontare, le lacrime, il dolore la solitudine che un uomo può provare con la consapevolezza di essere solo con se stesso, ma spinto e sostenuto dal grande amore della famiglia e dei suoi figli che sono stati il vero carburante per ripartire e trovare la forza per andare avanti, un legame fortissimo alla vita che grazie a un’immensa forza di volontà, sensibilità e grandezza d’animo, è riuscito a tirar fuori. Andrea fa un grande percorso interiore prima di arrivare a raggiungere la forza che tutti conosciamo ed è proprio attraverso la sofferenza che egli raggiunge il suo equilibrio e la sua stabilità e anche attraverso l’arte che come diceva sempre lui, può reinventare e trasformare ogni bruttura e ogni tristezza, in bellezza, meraviglia e amore. Sono pieni di lacrime gli occhi di Andrea affacciato a quella finestra, lacrime che lui durante l’intero arco della sua esistenza ha trasformato in sorrisi e dopo questo meraviglioso percorso fatto di ostacoli superati e amore che lui diceva di essere la terapia più potente di tutte, come l’amore per la vita, per sua moglie e i suoi amatissimi figli, dopo questo immenso ‘sentire’ che lo rendeva unico, possiamo dire che Andrea non ci ha mai lasciati, perché diventa immortale chi riempie il mondo di amore, diventa immortale chi diffonde speranza e coraggio, diventa immortale chi ogni giorno si impegna per se stesso e per gli altri, diventa immortale chi comprende l’importanza del proprio tempo e racconta al mondo quanto siano importanti i particolari di ogni cosa, gli occhi innocenti e puri dei suoi figli, le amorevoli mani di sua moglie e tutti gli applausi ricevuti da tutti coloro alla quale ha lasciato un pezzo della sua immensa vitalità e forza.. …E dopo aver ascoltato i pensieri e il percorso di questo incredibile guerriero con le ali fatte di luce e amore, vediamo che egli si alza da quella sedia e libero si dissolve in tutte le cose e scompare, mentre appare la sua amata che poggia un rosa e una foto della sua preziosa famiglia, sulla sedia a rotelle vuota. Sorride mentre gli scende una lacrima, consapevole dell’immensità dell’insegnamento di quell’uomo straordinario che il mondo non dimenticherà mai. Certi di avervi aiutato a comprendere la nostra passione e il nostro impegno sulla questione della disabilità.

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